A Olbia una mostra sull’architettura contemporanea

La mostra sull’architettura contemporanea a Olbia.

È in corso di allestimento a Olbia, presso il Museo archeologico che lui stesso ha progettato, la mostra ‘Giovanni Maciocco. Abitare il territorio’ dedicata al progettista, urbanista e docente universitario gallurese, da oltre mezzo secolo protagonista dell’architettura contemporanea.  Sarà inaugurata alle 17 di venerdì 7 giugno e resterà aperta sino al 30 giugno.

La mostra ha carattere itinerante: il calendario, ancora in via di definizione, prevede tappe a Roma (Università La Sapienza), a Barcellona (Ordine degli architetti), a Lisbona (Facoltà di Architettura), a Cagliari e Sassari/Alghero. L’esposizione è accompagnata da un ricco catalogo, con saggi di docenti universitari, architetti, ingegneri e rappresentanti di molteplici discipline e categorie. I loro interventi interpretano il  lungo percorso professionale che ha portato Maciocco a elaborare la sua personale visione di Progetto ambientale. 

Mostra e catalogo sono iniziative di In/Arch Sardegna e Ance Sardegna e sono a cura di Antonello Marotta (docente all’Università di Sassari) e di Paola Mura, architetta e componente del direttivo di In/Arch. Il progetto della mostra è del Leap – Laboratorio internazionale sul progetto ambientale del Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica, dell’Università di Sassari.

 Giovanni Maciocco ha ricevuto di recente il Premio In/Architettura Sardegna alla carriera per il triennio 2023- 2026. Riconoscimento attribuitogli da In/Arch Sardegna e Ance Sardegna, fra l’altro, per  ”la capacità di partire dalla realtà di un territorio peculiare e talvolta marginale come quello sardo per costruire una riflessione più generale sulle modalità e sulle pratiche del progetto contemporaneo, che assume valore paradigmatico anche per contesti differenti e non necessariamente analoghi“.

 L’esposizione.

Nella sala orientale del Museo archeologico comunale di Olbia, cinquantacinque grandi pannelli offrono una visione d’insieme della carriera del progettista, studioso e docente. Edifici pubblici, come la sede della Scuola di Architettura dell’Università turritana, incastonata negli antichi bastioni di Alghero; o la Stazione Crociere di Porto Torres; oppure abitazioni private, inserite in contesti urbani come la Casa nell’Emiciclo a Sassari e la Casa in via della Stazione (oggi via Giacomo Pala) a Olbia, presentata alla Biennale di Venezia nel 1996.

 Edifici immersi nella natura, come l’Arboreto Mediterraneo del Limbara o il Parco Paleobotanico dell’Anglona. Ma anche opere che si muovono nello spazio ibrido fra città e natura, raccontandone il legame inscindibile, come il Museo archeologico di Olbia, che pare galleggiare sul mare. O il recentissimo progetto di Città ambientale della Barbagia, che idealmente collegherà otto paesi (Tiana, Sarule, Ovodda, Oniferi, Olzai, Ollolai, Lodine e Gavoi) nel flusso dell’acqua, libero o imbrigliato dagli esseri umani. 

Opere, ma anche riflessioni che nel tempo sono state di stimolo a tanti colleghi e a tanti studenti. Tradotte in parole (Maciocco è autore di articoli e saggi pubblicati in più lingue) e soprattutto in disegni: suggestioni, schizzi, progetti e istruzioni di cantiere, raccolti in quattro album da 50 pagine ciascuno, che i visitatori potranno sfogliare. In esposizione anche i lavori degli studenti di primo anno della Scuola di architettura di Alghero, dove l’ingegnere/architetto ancora insegna con passione a 77 anni, in qualità di professore emerito.

 I premi In/Architettura.

Con l’inaugurazione della mostra dedicata a Giovanni Maciocco entra nel vivo il programma di attività culturali che segue l’assegnazione dei Premi In/Architettura Sardegna per il triennio 2023-2026. 

 Un’alleanza tra mondo della progettazione e mondo dell’impresa. Tra cultura dell’Ideare e cultura del Fare. Rappresentate dalle sezioni territoriali dell’Istituto nazionale di architettura (fondato da Bruno Zevi nel 1959) e dell’Associazione nazionale dei costruttori edili.

 ”L’intento dei Premi e della mostra è quello di contribuire alla promozione e alla diffusione della buona architettura nella nostra regione, con il fine ultimo di migliorare la qualità della vita delle persone a cui, in definitiva, è destinata la produzione architettonica”, dicono Andrea Casciu e Pierpaolo Tilocca, rispettivamente presidenti di In/Arch e Ance per la Sardegna. 

 ”La giuria ha premiato Giovanni Maciocco anche per la sua capacità di ideare e realizzare opere di architettura contemporanee di qualità, radicate nel territorio e nella vita delle persone che lo abitano. E di farlo attraverso un fecondo dialogo interdisciplinare con altri portatori di conoscenze: geologi, botanici, epistemologi, ingegneri, antropologi storici dell’arte. E naturalmente con le imprese e le maestranze che traducono i progetti in realtà”.

 Otto Premi In/Architettura per il triennio 2023-2026 sono andati ad altrettante opere realizzate negli ultimi cinque anni in tutta l’Isola. Come da tradizione consolidata, I riconoscimenti vanno alla triade formata da committenti (pubblici o privati), progettisti e imprese esecutrici. 

 Quarantasei le opere candidate nell’isola, su 1.200 in tutta Italia. Le otto vincitrici in Sardegna sono assai diverse fra loro. “Non abbiamo una idea precostituita di qualità. Siamo curiosi rispetto alle nuove produzioni nel panorama regionale – dice il presidente della Giuria, Giuseppe Vallifuoco del direttivo In/Arch -. La qualità in architettura si riconosce anche osservando da punti di vista diversi, senza pregiudizi“.

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