Stupro ad Arzachena, l’amico della 15enne era capace di intendere e volere

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Il 29enne accusato di stupro su una minore ad Arzachena.

È stato dichiarato capace di intendere e volere William Loddo, il 29enne accusato di percosse e stupro su una minore di soli 15 anni di Arzachena. Il 29enne, attualmente ai domiciliari con il braccialetto elettronico, avrebbe attirato l’amica in un garage per abusare di lei dopo averle dato un pugno in faccia.

Il fatto aveva scosso tantissimo la cittadina gallurese per la minore età della presunta vittima, ma anche per l’efferatezza dell’aggressione, tanto che la 15enne, dopo lo stupro era tornata nel locale nel centro abitato di Arzachena, con gli abiti strappati e pieni di sangue. La ragazzina ha raccontato che Loddo avrebbe, con la scusa di comprare delle sigarette, convinta a seguirlo, quando, arrivati in una stradina buia fuori dal paese, l’avrebbe spinta in un garage dove le avrebbe anche sbattuto le testa fino a farle perdere i sensi.

Per giustificare i segni delle percosse, l’imputato aveva raccontato che i due erano stati aggrediti da tre persone. Racconto che non è stato giudicato attendibile, anche per il racconto dettagliato dell’adolescente. Difeso dagli avvocati Esmeralda Puxeddu e Gianluca Grosso, Loddo è sotto processo con rito abbreviato a Tempio Pausania, davanti al gip Alessandro Cossu, che ha fissato la prossima udienza per il 5 novembre per la discussione.

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