Loiri Porto San Paolo, un campano e un nuorese accusati di tentata estorsione

loiri porto san paolo tentata estorsioneFoto di repertorio

La presunta tentata estorsione a Loiri Porto San Paolo.

Era il 2008 quando a Loiri Porto San Paolo un’impresario campano che era titolare di un cantiere in Gallura, Salvatore Coronella, subì di una presunta tentata estorsione. L’uomo era stato turbato da alcune minacce che aveva ricevuto, ed aveva denunciato i fatti ai carabinieri. In particolare, alcuni colpi di arma dal fuoco erano stati ti sparati contro alcuni mezzi di lavoro presenti nel suo cantiere. Di seguito, una telefonata in cui una voce anonima gli chiedeva se gli fosse piaciuto il regalo. Successivamente, un’altra telefonata anonima lo avvisava di un regalo presso il suo cantiere, in cui poi lui rinvenne effettivamente delle cartucce di fucile a pallettoni.

Partì subito un un’inchiesta della Dda di Cagliari, con intercettazioni telefoniche che portarono la polizia giudiziaria a individuare il nuorese Francesco Carta e il campano Giulio Melfi, accusati di aver cercato di estorcere con minacce circa 200mila euro al malcapitato imprenditore. Il pubblico ministero del tribunale di Cagliari ha formulato per loro una richiesta di rinvio a giudizio per tentata estorsione con l’aggravante dei metodi mafiosi, quantificati in cinque anni di reclusione e 20mila euro di multa per entrambi. In aula è intervenuta la difesa del campano che punta tutto sull’esclusione dei metodi mafiosi e sull’assoluzione dell’imputato perché il fatto non sussisterebbe. Come scrive La Nuova Sardegna, la difesa del secondo interverrà in una prossima udienza.

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