Chiusa l’inchiesta sull’omicidio a Luras.
A quasi un anno dalla brutale aggressione che ha causato la morte di Davide Unida, colpito ripetutamente alla testa con un tubo per l’aspirapolvere, la Procura di Tempio ha concluso l’inchiesta e formalmente indagato Fabio Malu, 32 anni. Quest’ultimo è in carcere dal 13 luglio scorso, cinque giorni dopo l’aggressione, con l’accusa di omicidio volontario aggravato.
Fabio Malu è stato rapidamente identificato come responsabile del ferimento mortale di Unida, deceduto quattro giorni dopo per le gravi ferite alla testa. Le testimonianze e le immagini della videosorveglianza in via Nazionale, di fronte all’ufficio postale, hanno incastrato il 32enne. La lite tra i due, iniziata all’interno di un bar, è culminata in strada dove Malu avrebbe colpito Unida con un tubo metallico lungo circa 80 centimetri e con un diametro di 3 centimetri.